La successione ereditaria per causa di morte rappresenta un complesso meccanismo giuridico che si attiva alla scomparsa di una persona, permettendo a uno o più individui, definiti beneficiari, di subentrare nei diritti patrimoniali del defunto. Questo processo può avvenire attraverso l’eredità, che coinvolge la totalità dei beni, diritti e obblighi trasmissibili, o tramite il legato, che si limita alla trasmissione di singoli diritti specificati.
L’eredità si caratterizza per la sua universalità, includendo tutti i diritti attivi e passivi appartenuti al defunto al momento del suo decesso. A differenza dei legati che trasferiscono diritti specifici, l’eredità deve essere accettata o rifiutata nella sua interezza; non è consentita una accettazione o rinuncia parziale.
La successione può essere classificata in legittima, quando i beneficiari sono designati dalla legge, o testamentaria, quando sono nominati attraverso un testamento. Secondo l’articolo 457 del codice civile italiano, l’eredità si trasmette per legge o per testamento, con la successione legittima che prevale in assenza, totale o parziale, di quella testamentaria. Il nostro ordinamento giuridico esclude la possibilità di “patti successori”. In assenza di testamento, la legge stabilisce chi sono gli eredi in base alla prossimità di parentela col defunto, estendendo il diritto di successione fino al sesto grado di parentela. Se un potenziale erede non accetta l’eredità, il diritto passa al successivo in linea di parentela, designato dal testamento o dalla legge.
L’articolo 457, comma 3, del codice civile tutela anche i diritti dei cosiddetti legittimari, ovvero quei parenti che, in virtù della legge, non possono essere completamente esclusi dall’eredità, anche in presenza di disposizioni testamentarie contrarie. Questi soggetti, qualora si ritrovino pretermessi o danneggiati nelle loro quote di legittima dal testamento, possono intraprendere azioni legali per la riduzione o la restituzione dei beni, in modo da ripristinare i diritti a loro riservati dalla legge.
La successione necessaria non è considerata una categoria a sé stante, ma piuttosto una forma rafforzata di successione legittima. Essa si basa su un equilibrio tra la libertà di disporre dei propri beni per testamento e la protezione degli interessi della famiglia del defunto, mirando a salvaguardare le basi economiche di coloro che avevano un legame diretto con il de cuius.