Le criptoattività hanno acquisito un ruolo di primo piano nell’economia digitale, ma con la loro crescita aumentano anche le necessità di regolamentazione e controllo. L’Italia si è adeguata al regolamento UE Mica (Markets in Crypto-Assets) introducendo nuove disposizioni e un sistema sanzionatorio più rigoroso. Di seguito le domande più frequenti sui principali punti del D.lgs. 129/2024, in vigore dal 14 settembre.
Con l’entrata in vigore del D.lgs. 129/2024, l’Italia adegua la propria normativa sui cripto asset al regolamento Ue Mica. Il decreto è entrato in vigore il 14 settembre e definisce il quadro giuridico per tutti gli operatori del settore, introducendo regole più severe a tutela dei consumatori e dell’integrità del mercato.
Il decreto stabilisce disposizioni transitorie fino al 30 giugno 2025 per i soggetti già iscritti nel registro dell’OAM (Organismo Agenti e Mediatori). Questi operatori potranno continuare a operare a condizione che presentino richiesta di autorizzazione entro la data prevista, così da adeguarsi alle nuove regole senza dover interrompere le proprie attività.
Il D.lgs. 129/2024 introduce un rigoroso sistema sanzionatorio, tra cui sanzioni penali in caso di violazioni gravi. Un esempio è l’abusivismo finanziario, punito con:
Sì, il decreto introduce sanzioni amministrative per un’ampia gamma di violazioni, con possibili aumenti in caso di vantaggio illecito. Per violazioni come l’abuso di informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato, le sanzioni possono arrivare fino a cinque milioni di euro.
La Banca d’Italia e la Consob sono competenti per l’irrogazione delle sanzioni, ognuna nell’ambito delle proprie aree di responsabilità. In caso di violazioni, possono anche emettere una dichiarazione pubblica per indicare la persona fisica o giuridica coinvolta e la natura dell’infrazione.
Il procedimento sanzionatorio segue le regole del Testo unico bancario (Tub) e prevede:
Il D.lgs. 129/2024 rappresenta un passo importante per garantire maggiore trasparenza e sicurezza nel mercato dei cripto asset. Chi opera o investe in questo settore deve tenere presenti le nuove disposizioni e i relativi rischi sanzionatori, specie alla luce dei poteri di controllo e intervento rafforzati in capo a Banca d’Italia e Consob. Contattami per informazioni più dettagliate e per un supporto professionale.
OCF n. 2425 del 19/03/2024
P.IVA 10577390585
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