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Mese: Luglio 2024

Arte, Whiskey e Design – Opportunità di Investimento nei Mercati di Nicchia

Arte, whiskey e design: opportunità di investimento nei mercati di nicchia

Negli ultimi anni, gli investimenti alternativi in beni di nicchia – come arte, auto d’epoca, gioielli e whiskey pregiati – stanno guadagnando sempre più popolarità, specialmente tra gli investitori facoltosi. Questi asset rappresentano una quota crescente nei portafogli, ma comportano costi e rischi significativi. Di seguito analizziamo le opportunità e le sfide legate a questi investimenti, sottolineando l’importanza di una pianificazione accurata e dell’assistenza di un consulente finanziario indipendente.

Quali opportunità offrono gli investimenti in beni alternativi come arte, auto d’epoca, gioielli e whiskey pregiati?

Gli investimenti alternativi permettono di diversificare il portafoglio oltre i tradizionali asset azionari e immobiliari. Nel 2022, un’indagine Deloitte ha stimato il valore di questi beni a 2.174 miliardi di dollari, e il settore è destinato a crescere ulteriormente. Tra questi, l’arte domina il mercato, con vendite di dipinti che nel 2023 hanno generato 65 miliardi di dollari, principalmente tramite rivenditori e aste.

osa sono i Global Passion Assets e quali sono i loro risultati recenti?

I Global Passion Assets comprendono investimenti in beni di lusso e di nicchia, come vini, whiskey, gioielli e orologi. Nel 2023, il giro d’affari di questo segmento ha raggiunto i 2,65 miliardi di dollari. Ad esempio, i whiskey pregiati hanno registrato una crescita del 280% negli ultimi 10 anni, anche se recentemente il loro valore ha subito una flessione.

Qual è il rendimento a lungo termine degli investimenti in arte?

Sul lungo periodo, l’arte può essere altamente redditizia. Un’analisi sui rendimenti a 20 anni delle opere dei 100 maggiori artisti ha evidenziato un rendimento del 5,8%. Questo risultato supera l’inflazione e il rendimento del mercato immobiliare italiano, sebbene sia inferiore rispetto al potenziale rendimento dell’azionario. È interessante notare che investimenti in opere d’arte contemporanea e post-bellica hanno performato meglio rispetto agli Old Masters.

Quali sono i principali rischi e costi associati agli investimenti nei mercati di nicchia?

Investire in beni alternativi richiede competenze specifiche, poiché i costi e i rischi possono essere elevati. In molti casi, il rendimento di questi investimenti non riesce a battere l’inflazione o i rendimenti di investimenti tradizionali come il mercato azionario o immobiliare. È fondamentale valutare attentamente le commissioni, la liquidità del mercato e le specifiche dinamiche di ogni settore.

Perché è importante affidarsi a un consulente finanziario indipendente per investimenti alternativi?

Un consulente finanziario indipendente offre un supporto personalizzato e imparziale, essenziale per navigare le complessità dei mercati di nicchia. Può aiutarti a definire obiettivi chiari, strutturare una strategia d’investimento diversificata e limitare i rischi, ottimizzando i rendimenti del tuo portafoglio.

Educazione Finanziaria a Scuola: Un’Iniziativa Apprezzata da Tutti

Educazione finanziaria a scuola: un’iniziativa apprezzata da tutti

La Legge 5 marzo 2024, n. 21 ha introdotto l’educazione finanziaria nei programmi scolastici italiani, integrandola nell’educazione civica per un totale di 33 ore annuali. Questo rappresenta un passo importante per migliorare le competenze finanziarie dei giovani e colmare il gap di alfabetizzazione finanziaria nel nostro Paese.

Che cos’è la Legge 5 marzo 2024, n. 21 e quali sono i suoi obiettivi?

La Legge 5 marzo 2024, n. 21 ha integrato l’educazione finanziaria nei programmi scolastici italiani come parte dell’educazione civica. L’obiettivo principale è fornire ai giovani competenze finanziarie di base e avanzate, aiutandoli a gestire consapevolmente le risorse economiche, comprendere i rischi e riconoscere le opportunità nel sistema economico.

Quante ore di educazione finanziaria sono previste nei programmi scolastici?

La legge prevede che le 33 ore annuali di educazione civica includano anche argomenti di educazione finanziaria. Questi saranno adattati all’età e al livello degli studenti.

Quali temi vengono trattati nell’educazione finanziaria per i più piccoli?

Per i bambini delle scuole primarie, i temi trattati includono:

  • La gestione della paghetta.
  • I concetti base di risparmio.
  • La protezione dalle truffe.

Quali argomenti di educazione finanziaria sono previsti per gli studenti delle scuole superiori?

Per i ragazzi delle scuole superiori, i temi si estendono a concetti più complessi, come:

  • Il rapporto rischio/rendimento.
  • I mercati finanziari e il loro funzionamento.
  • La gestione del denaro in situazioni più articolate.

Qual è l’opinione dei genitori sull’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole?

Secondo un’indagine di Alleanza Assicurazioni e Bva Doxa:

  • L’80% dei genitori ritiene che l’educazione finanziaria possa avere un impatto positivo sui propri figli.
  • Solo il 12% dei genitori conosce bene la Legge 5 marzo 2024, mentre una parte significativa ha una conoscenza superficiale della normativa.

Cosa pensano gli insegnanti di questa iniziativa?

Anche gli insegnanti hanno accolto positivamente l’introduzione dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici, riconoscendone l’importanza per preparare gli studenti ad affrontare le sfide economiche del futuro. Tuttavia, solo il 24% degli insegnanti conosce i dettagli della normativa.

Perché è importante l’educazione finanziaria nelle scuole?

L’educazione finanziaria è fondamentale per:

  • Ridurre il gap di alfabetizzazione finanziaria in Italia.
  • Preparare i giovani a prendere decisioni economiche consapevoli.
  • Promuovere una cultura finanziaria che favorisca la sicurezza economica a lungo termine.

Conclusione

L’introduzione dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici rappresenta un passo importante per il futuro delle giovani generazioni. Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare per aumentarne la conoscenza tra genitori e insegnanti, questa iniziativa offre una solida base per migliorare la consapevolezza economica e finanziaria dei cittadini italiani.

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Criptoattività: tassazione integrale sulle plusvalenze oltre i 2.000 Euro

Criptoattività: tassazione integrale sulle plusvalenze oltre i 2.000 Euro

Negli ultimi anni, il tema della tassazione delle criptoattività ha suscitato numerosi dubbi e interpretazioni contraddittorie. Con le recenti istruzioni al quadro RT del modello Redditi, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito in modo definitivo l’aliquota e le modalità di calcolo delle plusvalenze su criptovalute e altri strumenti di questo tipo, ponendo particolare attenzione alla soglia dei 2.000 euro annui.

Dal 1° gennaio 2023, come sono tassate le plusvalenze da criptoattività oltre i 2.000 euro annui?

A partire dal 1° gennaio 2023, le plusvalenze derivanti dalla cessione, permuta o rimborso di criptoattività che superano i 2.000 euro annui sono interamente tassabili con un’aliquota del 26%. Le istruzioni al quadro RT del modello Redditi hanno confermato che tale importo non deve essere considerato come una franchigia, bensì come una semplice soglia oltre la quale l’intera plusvalenza diventa imponibile.

Quale normativa disciplina la tassazione delle plusvalenze su criptoattività?

Il riferimento normativo è dato dall’articolo 67, comma 1, lettera c-sexies) del Tuir, secondo cui sono considerati redditi diversi tutte le plusvalenze e altri proventi derivanti da criptoattività, purché nell’anno superino complessivamente i 2.000 euro. Le nuove istruzioni al modello Redditi ribadiscono che, oltre questa soglia, il calcolo delle plusvalenze avviene senza alcuna riduzione.

Cosa dicono le istruzioni al quadro RT del modello Redditi sulle criptoattività?

Le istruzioni al quadro RT del modello Redditi specificano che, una volta superata la soglia annuale di 2.000 euro, l’eventuale plusvalenza derivante da qualsiasi operazione (cessione, permuta o rimborso) sarà soggetta al 26% di tassazione in maniera integrale. Questo chiarimento supera i dubbi emersi dalla circolare 30/E/2023, che in precedenza lasciava intendere un diverso trattamento.

In cosa consiste il superamento dei dubbi espressi nella circolare 30/E/2023?

La circolare 30/E/2023 aveva generato incertezza, poiché alcuni contribuivano a interpretare i 2.000 euro come una possibile franchigia o soglia esente. Le recenti istruzioni, invece, stabiliscono con chiarezza che la tassazione al 26% scatta sull’intero ammontare delle plusvalenze, non appena si supera il tetto di 2.000 euro annui complessivi, chiudendo definitivamente ogni ambiguità.

Come può cambiare la strategia degli investitori in criptoattività a fronte di questa novità fiscale?

Dato il nuovo quadro normativo, gli investitori con detenzioni limitate o con strategie a lungo periodo potrebbero prestare maggiore attenzione ai propri movimenti, per evitare di superare la soglia di 2.000 euro. In alcune situazioni, potrebbe diventare più rilevante gestire con cura la tempistica delle vendite o dei trasferimenti, per non incorrere in una tassazione integrale più pesante.

CONCLUSIONI

Le recenti istruzioni al quadro RT del modello Redditi chiudono definitivamente le incertezze in merito alla tassazione delle plusvalenze su criptoattività: superare i 2.000 euro nell’anno implica una tassazione al 26% su tutto l’importo guadagnato. Conoscere le regole e i riferimenti normativi – in particolare l’articolo 67, comma 1, lettera c-sexies) del Tuir – è essenziale per chi opera nel mondo delle criptovalute, al fine di evitare sorprese e gestire in modo consapevole la propria posizione fiscale. Per una valutazione personalizzata e un approccio strategico alle tue criptoattività, contattami.

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Donazione indiretta: Il termine per il Fisco scatta con la Voluntary Disclosure

Donazione indiretta: il termine per il fisco scatta con la voluntary disclosure

Le donazioni indirette sono un tema spesso sottovalutato e fonte di possibili contenziosi con l’Amministrazione finanziaria. Di recente, la Corte di Cassazione ha fornito nuove indicazioni sull’argomento, chiarendo quale sia il momento in cui scatta il termine di decadenza per l’azione fiscale, specialmente quando le donazioni indirette emergono in seguito a una collaborazione volontaria (Voluntary Disclosure). Di seguito, troverai una serie di domande frequenti.

Cosa significa che il termine per il Fisco scatta con la Voluntary Disclosure in caso di donazione indiretta?

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18724/2024, ha stabilito che il termine di decadenza per l’azione fiscale su una donazione indiretta tassabile decorre dalla dichiarazione volontaria che la rivela (ad esempio una Voluntary Disclosure), e non dalla data della donazione stessa.

Quando una donazione indiretta diventa tassabile secondo la normativa vigente?

Secondo l’articolo 56-bis del Dlgs 346/1990, le donazioni indirette diventano tassabili in due casi:

  • se emergono da dichiarazioni rese nell’ambito di procedimenti fiscali;
  • se comportano incrementi patrimoniali superiori alle franchigie (1,5 milioni di euro per donatari gravemente disabili, 1 milione di euro per coniugi o parenti in linea retta, 100mila euro per fratelli o sorelle).

Chi può effettuare la dichiarazione che fa emergere la donazione indiretta?

La Cassazione chiarisce che la dichiarazione può provenire sia dal donante sia dal donatario e può derivare anche da una richiesta di collaborazione volontaria, soprattutto nel caso riguardi attività finanziarie o patrimoniali detenute all’estero e non dichiarate.

Qual è il termine per l’avviso di liquidazione dell’imposta sulle donazioni indirette?

Il termine per l’avviso di liquidazione dell’imposta è di 5 anni e decorre dalla dichiarazione spontanea, non dal momento in cui è stata effettuata la liberalità.

Conclusione

La recente sentenza della Corte di Cassazione specifica che, in tema di donazione indiretta, la data di decorrenza dei termini per l’Amministrazione finanziaria inizia a partire dal momento in cui la donazione viene dichiarata (anche tramite Voluntary Disclosure), e non da quando è stata compiuta. Tale posizione ha un impatto rilevante sulle tempistiche di accertamento e deve essere tenuta in considerazione da chiunque effettui o riceva una donazione indiretta. Contattami per ogni dubbio o approfondimento.

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