Skip to main content

Anno: 2023

Perché il ‘fai da te’ negli investimenti spesso porta a risultati inferiori: l’analisi dei numeri

Perché il ‘fai da te’ negli investimenti spesso porta a risultati inferiori: l’analisi dei numeri

Introduzione

Quando si parla di investimenti, molti si affidano all’intuito o alle proprie conoscenze ritenendo di poter competere con i professionisti del settore. Eppure, numerosi studi – fra cui quelli condotti da Dalbar Inc. e JP Morgan – mostrano come l’investitore “fai-da-te” tenda a ottenere risultati significativamente inferiori rispetto a chi adotta strategie più strutturate.

Perché investire “fai-da-te” può portare a rendimenti inferiori nel lungo periodo?

Secondo un’analisi di Dalbar Inc. e di JP Morgan, l’investitore fai-da-te negli Stati Uniti ha ottenuto un rendimento annualizzato medio del 3,6% negli ultimi 20 anni. Sebbene questo dato superi l’inflazione media (2,2%), risulta più basso rispetto a strategie semplici come un portafoglio bilanciato 60/40 tra azioni e obbligazioni (7,4% annuo) o l’investimento nell’S&P 500 (fino al 9,4% annuo).

Quali sono i confronti di rendimento sulle diverse strategie d’investimento?

  • Fai-da-te: 3,6% annuo
  • Portafoglio bilanciato 60/40 (azioni/obbligazioni): 7,4% annuo
  • Investimento nel solo S&P 500: 9,4% annuo

I dati mostrano che, anche guardando a orizzonti di 30 anni, il risultato dell’investitore non professionista resta significativamente inferiore rispetto a strategie passive e a indici di riferimento.

Cosa causa il divario di rendimento tra chi fa da sé e chi usa strategie strutturate?

Il “gap di rendimento” è dovuto a diversi fattori:

  • Errori psicologici, come l’eccesso di fiducia e la paura irrazionale che spingono a comprare o vendere nei momenti meno opportuni.
  • Dinamiche oggettive del mercato: solo l’1,3% delle azioni ha generato la maggior parte della ricchezza globale tra il 1990 e il 2018, mentre gran parte dei titoli ha avuto rendimenti inferiori ai titoli di Stato.

Perché scegliere singoli titoli può essere rischioso?

Concentrarsi su singole azioni aumenta la probabilità di sottoperformare gli indici, poiché la maggioranza dei titoli non offre rendimenti all’altezza delle aspettative. Al contrario, una strategia diversificata – come l’investimento in un paniere più ampio o in ETF che replicano indici – riduce il rischio di mancare le poche azioni che effettivamente trainano il mercato.

In che modo un consulente finanziario indipendente può migliorare i rendimenti?

Un consulente finanziario indipendente aiuta a:

  • Limitare gli errori emotivi, guidando l’investitore in base a dati oggettivi e analisi mirate.
  • Strutturare un portafoglio bilanciato, che tenga conto delle esigenze e del profilo di rischio del cliente.
  • Evitare conflitti di interesse, poiché non è legato alla promozione di prodotti specifici.

Conclusioni

I numeri parlano chiaro: affidarsi a un approccio fai-da-te potrebbe sembrare conveniente, ma spesso porta a rendimenti più bassi sul lungo periodo. L’aiuto di un professionista – in particolare di un consulente finanziario indipendente – permette di adottare strategie più efficaci e di minimizzare gli errori determinati da emotività e scarsa conoscenza. Per informazioni su come strutturare un piano di investimento solido e duraturo, contattami.

Educazione finanziaria: investire con obiettivi chiari è la chiave del successo

Educazione finanziaria: investire con obiettivi chiari è la chiave del successo

Introduzione

Investire in modo efficace richiede non solo risorse finanziarie, ma anche competenze e strategie ben definite. Secondo uno studio condotto da Allianz su oltre 7.000 persone in sette Paesi, l’educazione finanziaria riveste un ruolo fondamentale per ottenere rendimenti migliori.

In che modo l’educazione finanziaria influisce sui rendimenti degli investimenti?

Uno studio condotto da Allianz (su un campione di oltre 7.000 persone in sette Paesi) ha suddiviso i partecipanti in tre gruppi in base alle loro conoscenze finanziarie (basse, medie, alte). I test vertevano su concetti chiave come tassi di interesse, inflazione e diversificazione. Analizzando i risultati, gli analisti hanno elaborato portafogli-tipo per ogni livello di competenza, tenendo conto dei contesti economici locali e dei trend di mercato degli ultimi vent’anni. Ne è emerso che chi dispone di un’educazione finanziaria più solida tende a conseguire rendimenti mediamente più alti.

Perché chi ha competenze finanziarie elevate guadagna di più?

I dati mostrano che, in Italia, una famiglia con buone competenze finanziarie può guadagnare fino a 2.300 euro in più all’anno rispetto a chi ha conoscenze limitate. Ciò avviene perché chi possiede nozioni adeguate è più propenso a utilizzare strumenti diversificati (azioni, fondi, obbligazioni) e a cogliere opportunità di mercato, invece di lasciare il denaro fermo sul conto corrente.

Quali sono gli errori più comuni di chi ha scarse conoscenze finanziarie?

Lo studio Allianz evidenzia che chi non ha sufficienti competenze tende a:

  • Preferire il contante o a mantenere i risparmi fermi in conto corrente.
  • Perdere opportunità di guadagno date da strumenti più performanti, come azioni e fondi.
  • Sottovalutare l’importanza di diversificare e di seguire un piano di investimento orientato al medio-lungo periodo.

Come migliorare la gestione delle proprie risorse finanziarie?

Per ottimizzare l’uso del proprio denaro, è essenziale:

  • Definire obiettivi specifici, ad esempio l’acquisto di una casa, la pianificazione della pensione o altre necessità personali.
  • Assegnare risorse dedicate a ciascun traguardo finanziario, evitando sprechi e ottenendo rendimenti migliori.
  • Approfondire le competenze, sfruttando corsi, letture e consulenze mirate per restare aggiornati sui principali concetti economico-finanziari.

Perché affidarsi a un consulente finanziario indipendente?

Un consulente finanziario indipendente può aiutarti a:

  • Personalizzare le strategie di investimento in base alle tue esigenze.
  • Elaborare piani che tengano conto dei tuoi obiettivi a breve, medio e lungo termine.
  • Evitare conflitti di interesse, proponendo soluzioni studiate esclusivamente per il tuo profilo, senza pressioni commerciali da parte di banche o altri intermediari.

Conclusioni

La ricerca di Allianz dimostra che l’educazione finanziaria può fare la differenza nei rendimenti ottenuti sui propri investimenti. Investire con obiettivi chiari, diversificando e pianificando in modo strategico, permette di incrementare le probabilità di successo. Se desideri un supporto professionale e imparziale, contattami.

Arte frazionata: possedere una quota di un capolavoro di Picasso è ora possibile grazie alla multiproprietà.

Arte frazionata: possedere una quota di un capolavoro di Picasso è ora possibile grazie alla multiproprietà.

Introduzione

La proprietà frazionata ha reso accessibile a un pubblico più vasto l’investimento in opere d’arte blue chip, democratizzando un settore tradizionalmente riservato a collezionisti e investitori facoltosi. Piattaforme come Masterworks e Splint Invest hanno innovato questo mercato, permettendo l’acquisto di quote di opere d’arte di alto valore. Tuttavia, come ogni investimento, anche questo settore presenta opportunità e rischi da valutare con attenzione.

Cos’è la proprietà frazionata nell’arte?

La proprietà frazionata è un modello d’investimento che consente a più persone di possedere quote di un’opera d’arte. Questo approccio permette l’accesso a capolavori come quelli di Warhol o Monet senza dover acquistare l’opera intera, rendendo l’arte blue chip più accessibile.

Quali piattaforme stanno guidando il mercato della proprietà frazionata nell’arte?

Masterworks è una delle principali piattaforme, attiva dal 2017. Ha investito quasi un miliardo di dollari in opere di artisti affermati come Monet e Warhol. Nel 2023, ha diversificato il portafoglio includendo giovani artisti contemporanei come Nicolas Party e disinvestendo 23 opere per un totale di 64,9 milioni di dollari.
Anche Splint Invest, una startup svizzera, offre investimenti frazionati in arte, whisky e orologi, con un accesso iniziale di soli 50 euro.

Quali sono i rendimenti degli investimenti frazionati nell’arte?

Un esempio di successo è la vendita di Coup de Vent di Monet tramite Masterworks, che ha generato un rendimento lordo del 28,2%. Tuttavia, è fondamentale considerare le commissioni applicate dalle piattaforme, che possono ridurre significativamente i guadagni netti.

Quali sono i vantaggi dell’investimento frazionato nell’arte?

I vantaggi sono diversi:

  • Accessibilità: Consente di possedere quote di opere iconiche con un investimento iniziale ridotto.
  • Diversificazione: Offre l’opportunità di diversificare il portafoglio con beni non correlati ai mercati tradizionali.
  • Valore culturale: Permette di investire in beni con significato estetico e storico.

Quali sono i rischi e le limitazioni dell’investimento frazionato nell’arte?

Ci sono alcuni svantaggi:

  • Controllo limitato: Gli investitori non hanno un controllo diretto sull’opera.
  • Illiquidità: Il mercato secondario per rivendere le quote è spesso poco sviluppato.
  • Alti rischi: La volatilità del mercato dell’arte può portare a perdite significative.
  • Commissioni elevate: Possono influire notevolmente sui rendimenti.

Quali beni sono inclusi nella proprietà frazionata offerta da Splint Invest?

Splint Invest permette di investire in arte, whisky e orologi di lusso. Nel 2023-2024, il valore complessivo dei beni artistici offerti è stato di circa 6,9 milioni di euro.

Cosa devono considerare gli investitori prima di scegliere la proprietà frazionata nell’arte?

Gli investitori devono:

  • Valutare attentamente le commissioni applicate dalle piattaforme.
  • Considerare il livello di rischio legato alla natura illiquida e poco regolamentata del settore.
  • Informarsi sulla trasparenza e la reputazione della piattaforma scelta.

Conclusione

La proprietà frazionata rappresenta un’innovazione significativa nel mercato dell’arte, rendendo accessibili investimenti in opere di grande valore. Tuttavia, richiede un approccio informato e prudente per bilanciare opportunità e rischi in un mercato ancora in fase di regolamentazione. Il contributo di un consulente finanziario indipendente può aiutare a fare la scelta migliore

Fonte